Nel 1996 la Armo cambia ragione sociale e passa da s.r.l. all’attuale forma s.p.a. con un aumento del capitale sociale e l’ingresso di nuovi soci. Nello stesso anno è stato introdotto il primo processo di saldatura robotizzato con buoni risultati in termini di precisione dei semilavorati e di certezza nella corretta esecuzione del lavoro.
La Armo è la prima società in Europa ad applicare la saldatura robotizzata nella produzione di piattaforme di sollevamento e pedane di carico.
Dal momento che una delle caratteristiche di una piccola o media impresa deve essere giocoforza la flessibilità e la capacità di adeguarsi alle nuove situazioni di mercato, in breve tempo, nel 1997 dalle ceneri degli Armo Service nasce la ARCHI (ARmo CHIusure), specializzata nella costruzione di portoni sezionali a Verona.
Nel corso del 1999 la Archi e la Elcap vengono chiuse ed il loro ramo d’azienda venduto alla Armo, che le assorbe. Nello stesso anno si dà il via ad un nuovo progetto per innovare completamente la produzione che prevede, tra l’altro, l’istallazione di altri sei sistemi robotizzati grazie ai quali si hanno i seguenti vantaggi:
totale uniformità e alta qualità dei semilavorati e dei prodotti
deciso abbattimento dei tempi e degli scarti di lavorazione
aumento della produttività e taglio dei costi di produzione
eliminazione totale degli errori tipici derivanti dalla lavorazione manuale su una maggiore quantità di prodotti
standard di controllo, gestione e affidabilità più accurati rispetto alle lavorazioni tradizionali
qualità totale senza costi aggiuntivi
Questa ristrutturazione, conclusa ad inizi 2001 porta la Armo ad essere all’avanguardia nel settore e ricevere proposte di acquisizione da multinazionali sia Tedesche che Americane, ma la direzione decise di proseguire in maniera indipendente.